Recensione del libro di Gabriella Greison.
C'è stato un momento nella storia in cui nello stesso luogo e nello stesso momento si sono radunati alcune delle mente più brillanti di sempre. Era il 1927 quando molti fisici europei si radunarono a Bruxelles per partecipare ad uno dei convegni promossi da #Solvay. La foto postata qui in alto è proprio stata scattata in quella occasione ed è possibile scorgere alcuni dei nomi più grandi della fisica di tutti i tempi: #Einstein, #Planck, #MarieCurie, #Dirac, #Heisenberg, #Pauli, #Schrodinger, solo per citarne alcuni. Ben 17 premi #Nobel, già assegnati o che lo sarebbero stati da lì a poco, tutti radunati nello stesso luogo e nello stesso momento. Al termine del convegno, molti di loro si sono seduti a tavola per una cena consumata con la prestigiosa compagnia ai reali del Belgio.
Questa è stata l'occasione che Gabriella #Greison ha scelto per raccontarci la meccanica quantistica e i suoi protagonisti. Perché a scuola si imparano concetti, teoremi e teorie ma spesso ci si dimentica che tutto questo è frutto della mente di persone, uomini e donne che hanno lavorato intensamente e che hanno fatto della fisica la loro primaria occupazione.
Il pregio del libro della #Greison sta sicuramente nel voler mettere in luce gli uomini dietro la teoria. Si ha però l'impressione di leggere un libro che è, almeno in parte, un'occasione mancata. L'idea è accattivante, ed è di fatto il motivo che spinge il lettore ad afferrare il volume dallo scaffale, ma l'esecuzione non rispetta pienamente le aspettative. La stessa autrice parla del suo libro come di un romanzo ed è in questo che, a mio parere, risiede l'idea vincente: provare a ricostruire la cena dei fisici quantistici, immaginando dialoghi e battute che rendessero la divulgazione di concetti scientifici appassionante come un romanzo. L'obiettivo è stato centrato in minima parte. Si tratta infatti al 90% di un'opera di divulgazione scientifica alla solita maniera: descrizione di concetti, un po' di storia, di tanto in tanto condita da qualche sprazzo di dialogo inventato che aggiunge poco sale ad un piatto rimasto insipido. Sembra infatti di leggere la sceneggiatura di un documentario di Discovery Channel, dove c'è la voce fuori campo che spiega e narra i fatti mentre nel video compaiono gli attori che interpretano i personaggi storici e che ogni tanto recitano qualche battuta. Non aspettatevi quindi di leggere un romanzo perché nei fatti non lo è.
Io sono laureato in fisica e devo dire che i personaggi descritti nell'opera (nei brevi momenti romanzati) sono eccessivamente caricaturati e presentati secondo il classico stereotipo del fisico che pensa sempre e solo ai suoi studi in ogni occasione, anche quando è il momento di lasciarsi andare a qualche battuta. Non mi ci ritrovo. Insomma, non credo che i fisici si siano messi a inventarsi un gioco sulla fisica durante una cena così importante al cospetto della famiglia reale belga. Ne emerge un affresco semplificato e riduttivo di quelli che invece sono stati grandi pensatori del loro tempo che stupiscono per la profondità di pensiero e il livello culturale che hanno raggiunto, non solo nelle discipline scientifiche. Mi sarei aspettato qualcosa di diverso, qualcosa di più autentico.
Questa è forse la percezione che ne ho tratto conoscendo già gli argomenti trattati; probabilmente chi è digiuno di fisica potrà apprezzare maggiormente quanto riportato nel libro.
A onore dell'autrice va detto che, al di là della forma e delle scelte stilistiche e dalle mie osservazioni personali, da ogni singola pagina traspare una passione viva e sincera per la fisica quantistica e una forte voglia di fare divulgazione; è questo l'aspetto che ho apprezzato di più e che, mi auguro, possa sempre guidare anche il mio lavoro senza estinguersi mai.
Ascoltate un estratto gratuito del libro letto proprio da G. Greison su Audible:
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