top of page

Asimov, il cane e il frisbee.

Aggiornamento: 9 lug 2020

Si può dire che i cani conoscano le leggi del moto della meccanica di Newton?


Osservate un cane correre dietro un frisbee nel tentativo di morderlo al volo. Il cane capace di compiere questa felice impresa dimostra di sapere esattamente come si muove l'oggetto che intende catturare, al punto da prevedere in quale punto dello spazio si troverà e in quale momento. Ma cosa si intende per "sapere"? Si può correttamente affermare che il cane "sa" come si muovono i corpi?


Tempo fa ci fu una discussione a questo proposito tra un fisico teorico e il famoso scrittore di fantascienza Isaac Asimov. Il fisico affermò che i cani non conoscono le leggi del moto di #Newton. Per contro, #Asimov rispose con tono piccato: "E lei dice questo anche dopo aver visto un cane prendere al volo un frisbee con la bocca?".

Chi ha ragione? Dipende da cosa intendiamo con i termini sapere e conoscere. Il cane non conosce le leggi della fisica nel senso in cui le possiamo conoscere noi esseri umani, ovviamente. Quando parliamo di leggi del moto newtoniane, ci riferiamo agli enunciati delle tre leggi della dinamica e alla rispettivi equazioni matematiche. È chiaro che i cani ignorano questo aspetto della realtà: non hanno idea dei concetti di forza, di inerzia e non saprebbero enunciare il principio di azione-reazione. Non sanno dunque nemmeno tutto quello che deriva da queste tre leggi. Insomma, non conoscono i principi fondamentali che sottintendono a tutti i fenomeni fisici del mondo. Questo però non significa che non ne conoscano gli effetti. Un cane non sa di certo matematizzare le equazioni del moto parabolico compiuto dal frisbee e non conosce la ragione per cui quel corpo debba muoversi necessariamente in quel modo piuttosto che in un altro. Il cane non può quindi apprendere nel senso culturale che contraddistingue la civiltà umana ma ciò non toglie che possa raggiungere una conoscenza della realtà fondata sull'esperienza.


"Per il cane, conoscere significa apprendere in modo istintivo ed empirico."

Il cane è perfettamente in grado di osservare la realtà fino a comprendere le leggi, nel senso di riuscire a determinarne in modo intuitivo gli schemi che ne regolano le dinamiche. Grazie a diversi tentativi e un po' di addestramento, il cane impara ad osservare il lancio del frisbee, ne deduce in modo intuitivo la velocità, i tempi di spostamento, l'altezza che di norma è in grado di raggiungere ed ogni altro parametro utile ad afferrarlo. Una volta immagazzinate queste informazioni, le usa per costruirsi uno schema comportamentale, via via sempre più sofisticato e corretto al crescere dell'esperienza acquisita. È infatti solo attraverso la corretta lettura del moto del frisbee che il cane può impostare la giusta velocità della sua corsa e spiccare il salto al momento opportuno per catturare il disco tra i denti. Man mano che il suo schema mentale evolve, il cane diventa sempre più capace di compiere la prodezza che il padrone si aspetta da lui, portandola felicemente a compimento.

Si tratta dunque di un esempio di sistema complesso adattivo in azione. In fondo, il cane non sta facendo nient'altro di diverso da quello che farebbero gli uomini nella sua stessa situazione. Anche i bambini che giocano a pallavolo hanno bisogno di un po' di esperienza per comprendere bene il moto del pallone e reagire di conseguenza per colpire la palla al momento opportuno e portare avanti il gioco. Riescono a fare questo perché conoscono esattamente le leggi della cinematica nel senso in cui le conosce (o dovrebbe conoscerle) uno studente del liceo? Certo che no. A 10 anni non sa nemmeno chi sia Isaac Newton ma ciò non toglie che quel bambino possa essere un grande giocatore per la sua età, che fa ben sperare per il futuro.


I cani quindi non conoscono le leggi di #Newton nella loro formulazione matematica e letteraria ma ne conoscono gli effetti in modo intuitivo ed empirico e ciò li rende in grado di interpretare correttamente la realtà in funzione di ciò che è necessario alla loro esistenza.

In questo noi esseri umani non siamo superiori ai cani. A differenza di loro però, noi siamo capaci di andare oltre e di vedere anche ciò che sfugge direttamente ai sensi e che si cela dietro la realtà che si dipana davanti ai nostri occhi: quello che, come ben capì #Galileo, è il grande libro della natura scritto in lingua matematica.

75 visualizzazioni2 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page